lunedì 22 dicembre 2008

sabato 13 dicembre 2008

Evviva, tornano i democristiani

Sembrerebbe che a Gennaio la Carfagna lasci il ministero delle pari opportunità. Di sicuro con lei in molti si sono comportati male, usandole un razzismo indegno, figlio del maschilismo di questo paese e del fascismo rosso o nero che alligna nelle anime di tutti, a destra e a sinistra, che non perdona il passato e lo usa per crocifiggerti. Però mi pare anche che la signorina sia abbastanza inadeguata, quindi non piangerò più di tanto.
Oggi nei blog si propone un democristiano per le pari opportunità, Gianfranco Rotondi… è triste a dirsi, ma forse è un bene. Quando c'era la DC il Paese ha fatto grandi passi avanti: la DC non ha impedito la legge sul divorzio né quella sull'aborto, la legge sul cambio del sesso a spese dello Stato è passata grazie a un appello di Enzo Tortora al presidente del Senato Fanfani, abbiamo vissuto senza tasse sulla pornografia eccetera eccetera... io inizio a rimpiangere quei tempi, in cui i ministri non avevano nulla da farsi perdonare dalla Chiesa e potevano mandarla a fare in culo.

lunedì 1 dicembre 2008

World AIDS day: il mio folle ottimismo

Io non fumo, non tiro di coca, e bevo un po' di vino solo perché bisogna farlo, ma in questi giorni, se mi fermasse la polizia, mi scambierebbe per un tossico in preda a delirio alcoolico. 
Succede che l’idea di avere iniziato la HAART mi sta galvanizzando come poche cose nella vita. 
Sapere che ora sto facendo quello che si deve, e cioè la mia parte nel fare il culo al virus, mi dà una forza che non ricordavo da molto… la mia dottoressa era estasiata, quasi quanto me, quando alla domanda “come sta?” gli ho risposto “da Dio!” :-). 

Ma sono un pessimista per natura, e cerco sempre nelle cose ciò che potrebbe non andare… solo che in questo caso non riesco a trovarlo. 

Dopo le prime settimane di disperazione, quasi un anno fa, ho iniziato a scoprire storie di gente che campava – e bene – con il virus e, allora, messa da parte la disperazione ho iniziato a guardare con più attenzione quello che ci circonda… e mi sono accorto di una cosa: pur con tutti i morti che ha fatto, questo virus è stata una delle cose “migliori” che potesse capitare… 

Pensateci. 
Un virus latente probabilmente da secoli esplode all’inizio degli anni ottanta del ventesimo secolo. 
In qualunque altro momento della storia avrebbe decimato il genere umano, altro che peste o spagnola. 
Invece ha avuto sfortuna, e ha incontrato alcune rivoluzioni epocali. 

In primo luogo l’onda lunga della liberazione sessuale. 
Milioni di persone che, scoperta la libertà di amare, si sono incazzate non poco all’idea che un virus mettesse in pericolo questa conquista. 
Poi il movimento di liberazione gay. 
Se questo virus non avesse falciato attori, cantanti, ballerini… e omosessuali, persone cioè che per scelta o per condizione avevano una vita sessuale più “rischiosa” (
se non puoi sposarti hai tendenzialmente più partner), se non fosse sembrato semplicemente odioso e razzista agli occhi di chi iniziava a conquistare la propria dignità sociale, non avrebbe avuto una opposizione “ideologica” così determinata. 
Così, ogni giorno, dal primo giorno, milioni di dollari sono spesi da trent’anni, mentre in tutto il mondo lo star system dello spettacolo, dell’industria e della politica – magari anche solo per dovere di immagine – ripete il mantra del “tutti uniti contro l’AIDS” e legittima ogni sforzo verso la ricerca. 
Infine, il boom dell’informatica, che in pochi anni ha colonizzato qualunque cosa, ricerca medica al primo posto (pensate alla cosa più semplice, a cosa vuol dire fare degli studi clinici senza usare i computer, anche solo per tenere conto di come vanno i pazienti…). 

In pochi anni, si è rovesciata su questa malattia una quantità di lavoro, di denaro e di tecnologia credo mai vista nella storia, e sono bastati 15 anni perché la “peste di fine millennio” iniziasse a diventare una malattia quasi cronica. 

Io non so se sconfiggeremo l’HIV nel 2010, nel 2015 o quando, ma so una cosa: che solo la corsa alla Luna o le “guerre stellari” di Ronald Reagan hanno messo in campo così tante energie in poco tempo, so che se anche l’HIV non fosse mai sconfitto e tutti fossimo destinati a vivere di HAART… fino a 95 anni, quello che sta succedendo sta cambiando la medicina, il mondo. 

All’improvviso, la ricerca medica, che oramai non sapeva più dove sbattere la testa (ricordo una celebre frase su un “Fondamentale” di molti anni fa: 
contro il cancro oramai proviamo anche la polvere dei muri) ha scoperto nuovi strumenti, ha iniziato a pensare alle vie più coraggiose e originali, e tutti i giorni idee che un tempo avrebbero fatto ridere anche nei racconti di fantascienza vengono discusse con serietà, e qualcuno ci scommette sopra. 

Pensate a questo povero virus, che da qualunque lato si gira trova qualcuno che tenta di piantarglielo in culo: se non è l’inibitore nucleosidico dell’integrasi è quello non nucleosidico, se non è questo è quello della proteasi, oppure quello della fusione, mentre ai box si scalda l’inibitore del CCR5 e via inibendo… e per ogni classe ci sono più squadre di molecole incazzate. 
Pensate a quante persone da noi amate sarebbero ancora qui se la lotta contro il cancro avesse avuto la stessa fortuna. 

Insomma, io ci tento, anche perché ho paura di restare tremendamente deluso, ma non riesco a essere pessimista: da qualche parte, la cavalleria sta arrivando.
E ora, prendetemi pure per matto.