giovedì 24 gennaio 2008

In tutti c'è del buono

Boh, solo un democristiano avrebbe potuto inventarsi una cosa del genere, leggere una poesia come dichiarazione di voto.
Tra l'altro, credo sia stato forse il solo, o quanto meno uno dei pochi momenti dignitosi nella sceneggiata di questi giorni...

Me la copio qui, questa poesia di Pablo Neruda "E lentamente muore ...", è bella e credo di ispirazione...

"Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo
ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia
aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non
risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che
essere
vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità"

Aggiornamento: la poesia in realtà non è di Neruda... però è bella lo stesso!

domenica 20 gennaio 2008

Appena ho un attimo lo provo

L'ho trovato su benessereblog.it:
Se potete approfittare di una pausa post-pranzo al riparo dalle chiacchiere dei colleghi, o vi siete scocciati dei programmi trash che invadono la nostra tv dopo i tg di mezza giornata, approfittate per imparare “l’arte del pisolino”. Come? grazie al Web.
Napsounds.com ci assicura infatti che collegandoci ogni giorno troveremo on line gli strumenti per rilassare il nostro cervello per 20 minuti, immergendoci in uno stato di relax totale (e se ci addormentiamo è anche meglio).
Avremo così a disposizione il nostro “caffè virtuale”,visto che questo riposino ci farà lo stesso effetto, come conferma la scienza, di una bella tazza di espresso.
Come? Basta accendere le casse del pc e lasciare scorrere le musiche rilassanti proposte da Napsounds giornalmente: si va dalla campana tibetana a. E poi, se ci va, inviare i nostri commenti su come è andata la “pausa guidata”.
La “siesta”, infatti, è un’abitudine culturale dei popoli mediterranei, e che non fa altro che bene alla nostra salute e alla nostra memoria, come ha dimostrato una ricerca della Nasa, secondo la quale “il nostro cervello usa questo tempo per selezionare le informazioni accumulate durante la prima parte della giornata e lasciare la memoria in uno stato più efficiente”.

venerdì 18 gennaio 2008

Stanchezza...

Oggi sono stanco,
è proprio stanchezza, un periodo lavorativo pesante fisicamente e psicologicamente.
In queste condizioni, l’ottimismo è facile come trovare uno sconto sul salmone il giorno prima di Natale…
Spero solo di riuscire a svegliarmi, perché ho un sacco di lavoro…
Vabbe’… pronti con la pala, e via a spalare merda… :-)

PS.
Devo essere davvero stanco. Credevo di avere scoperto un trucco per la piattaforma di blogger: se fai CTRL P mentre stai scrivendo un post, il sistema salva e pubblica il post automaticamente... e già mi immaginavo geniale hacker di risorse del CMS... poi ho buttato l'cchio sul tool di pubblicazione e ho visto le scorciatoie, che occhieggiano syullo schermo dal giorno del mio arrivo su questa piattaforma... ah!

martedì 15 gennaio 2008

Che la pioggia porti sfiga?

Non so che dire, ma tutta questa storia è iniziata un mattino di pioggia.

Oggi piove, e leggo su internet la notizia di un nuovo terribile batterio che semina la morte a San Francisco.
cioè, capiamoci: non è Ebola, confinato nelle foreste di paesi con scarsi contatti con noi, ma una schifezza a San Francisco!, praticamente dietro Milano Malpensa… brrr.

Mi sa che devo esercitarmi un po’ a smetterla di preoccuparmi, che sennò qui i buoni propositi vanno a farsi benedire molto presto...

La vita continua…

O mamma mia… è quasi un mese che non scrivo nulla…è che non è successo nulla, o meglio sono successe tante cose ma, soprattutto, la furibonda normalità ha preso il sopravvento… insomma mi sento un pirla come prima, e questo, in fondo è un bene…

Vabbe’, ora è tardi…