lunedì 24 dicembre 2007

vigilia di Natale


Beh, è il 24 dicembre…
Buon Natale.
Prima di tutto buon Natale a me, perché è giusto così.
E tanti auguri perché il futuro mi sia dolce, e perché io divenga capace di godermi il viaggio, quale che sia, quanto ne resti.


Ma sì, se qualcuno passasse di qui, tanti auguri a tutti…

Buon Natale!

L'immagine viene da Wikipedia ed è una foto di Malene Thyssen, http://commons.wikimedia.org/wiki/User:Malene

martedì 18 dicembre 2007

Et voilà, il ritorno di Lisa Biondi!

Ieri bella serata casalinga… ho persino “cucinato”, cosa che non facevo da diversi mesi…
Erano mesi che, al massimo, mettevo una fettina sulla piastra… ieri, un po’ costretto dal loro imminente deperimento, ho fatto soffocare ben tre peperoni…tagliati a fettine e passati in padella con un po’ d’olio… forse sono usciti un po’ dolci, ma erano molto allegri, tutti belli colorati, a fianco del tomino alla piastra; due fette di pane del fornetto e la cena era servita.
Poca cosa forse, ma ho giocato qualche minuto con le pentole e mi sono divertito, il che mi pare sia già molto…
Quasi quasi sotto Natale ne approfitto per leggermi il libro di cucina vegetariana che mi sono comprato qualche anno fa.
Io non sono assolutamente vegetariano, ma un po’ di verdure cucinate in qualche modo allegro, beh, magari mi fanno solo bene…

domenica 16 dicembre 2007

La forza della vita

Per fortuna le bombe che cadono sulle tue certezze non lasciano macerie visibili per chi ti incontra, così non sei costretto a spiegare nulla del tuo umore così scostante, e degli incidenti nelle cose di ogni giorno.

Il tempo, grande medico di ogni ferita, e le incombenze di ogni giorno, rapidamente sgonfiano il bubbone della sofferenza: ogni giorno ha la sua croce no? E quindi non c’è poi tutto questo tempo per portare quella nuova di abete massiccio che Babbo Natale ti ha consegnato in anticipo una mattina di novembre.

Certo, il pensiero è ancora lì, tutti i giorni, ogni momento, basta una distrazione e torni a pensare al virus, al fatto che ti trova tanto comodo e non vuole proprio andarsene via (ha ragione la mia mamma a non apprezzare gli ospiti, ah, come ha ragione!).
Ma, per quanto non ti rassegni, giorno dopo giorno sei costretto a pensare anche ad altro, per fortuna.
E poi ci sono le pastigliette dell’antidepressivo, un vero miracolo. Il tuo medico di famiglia ti ha detto qualche mese fa, quando ti sei rivolto a lui perché l’ansia e il panico erano più forti del solito (la depressione ti accompagna da quando eri un bambino) “prendi questo, è meglio del Prozac”, ed era vero… tra tutti quelli provati, questo è l’unico capace di cambiarti proprio l’umore…

Ma, alla base, c’è quella che Vallesi chiama la “forza della vita”, quell’energia che sgorga da qualche parte e che, nonostante tutto, ti fa tirare avanti; non so come, ma quella forza l’ho sempre sentita, nonostante tutto, per fortuna.

giovedì 13 dicembre 2007

Sono diventato una cavia da laboratorio

Ho incontrato la dottoressa.
È una simpatica signora tra i 45 e i 50 anni, non male...
Ha provato a spiegarmi che erano un centro preparato e all'avanguardia eccetera... e io l'ho spiazzata parlandogli delle sue pubblicazioni scientifiche... poi gli ho spiegato che mi ero preparato su pubmed (il database americano che raccoglie gli abstract delle più importanti riviste scientifiche del mondo), e avevo visitato il sito americano degli studi clinici eccetera... insomma avevo già fatto le mie indagini... :-)

Ho fatto la visita in compagnia di uno studente di Medicina che è lì a studiare (l'ospedale è un polo universitario), di un giovane dottore tra i 35 e i 40 anni molto bello, di uno sciame di altre dottoresse, infermiere eccetera che sono entrate e uscite dallo studio...
diciamo che la privacy lascia un po' a desiderare, ma è tutta gente che incontrerò comunque nei prossimi mesi...

Il giorno prima mi ero mostrato un po' preoccupato di riuscire a liberarmi di questa visita in fretta, avendo io un treno in mattinata, la dottoressa se n'è ricordata, e così ha trovato il modo di farmi fare una nuova batteria di test il 24 dicembre mattina.
Si tratta di esami destinati a definire un "tempo zero" rispetto al quale valutare tutte le future evoluzioni: radiografia della colonna e DEXA per l'osteoporosi (le terapie hanno talora effetti osteoporotici), ecografia della carotide (le terapie hanno effetto sulla colesterolemia e quindi ci sono rischi di ostruzione carotidea), una nuova tornata di esami del sangue per fare i test di resistenza ai farmaci (così da sapere in anticipo cosa potrebbe non funzionare); in più farò esternamente un'ecografia dell'addome per vedere come sta il mio fegato...
Già che c'eravamo, la dottoressa mi ha chiesto il consenso all'utilizzo dei miei campioni biologici per lo svolgimento degli studi clinici cui partecipa il centro, consenso che ho ovviamente dato senza esitazione, e sarò quindi incluso nello studio osservazionale ICONA (significa che è uno studio non legato a particolari terapie) sui pazienti naïve, ossia mai sottoposti ad alcun trattamento farmacologico, insomma, mi sono procurato un secondo lavoro: da oggi faccio la cavia di laboratorio!

mercoledì 12 dicembre 2007

E poi dicono che la sanità non funziona

Si torna al centro MTS.
Complimenti, i suoi esami del sangue sono fantastici” dice il medico, alludendo a glicemia, colesterolo e altre frattaglie.
Certo, c’è il piccolo particolare dell’HIV, pensi tu mentre gli sorridi come sempre, ma a questo mondo non si può mica avere tutto, no?

Comunque, il medico ti spiega un po’ quanti CD4 hai, e va bene, quante copie del virus hai e va male perché ce le hai, ma la quantità è in fondo contenuta, qual è la storia naturale della malattia e del rapporto tra CD4 e copie del virus, e che, a questo punto, ti devi trovare un infettivologo.
A Milano la scelta è ampia: il Sacco, il San Raffaele e il San Paolo, tanto sono tutti allievi del professor Moroni…
Ti fai dare il telefono del San Paolo, che è vicino a casa tua, ringrazi il medico, che ti stringe calorosamente la mano (il ritorno della PNL), e te ne torni a casa.
Decidi di chiamare il San Paolo quella mattina stessa, e la signora che ti risponde ti fissa un appuntamento già per il giorno seguente, e poi dicono che la sanità non funziona :-)

domenica 9 dicembre 2007

il ponte di Sant'Ambrogio

Incredibile, ci voleva l’HIV per spendere tre giorni di filato col mio amore.
A volte penso che, se fossimo stati meno stupidi, tutti e due, le cose sarebbero andate un po’ diversamente.
Ma poi faccio un immediato esercizio di igiene mentale, cancellando quest’idea.
È successo, punto.
Chiedersi il perché, o dare la colpa al destino cinico e baro, non cambierà le cose.
E allora è meglio pensare ad altro.

Giovedì sera, cena in una steak house, con carne tanto gustosa.
Venerdì mattina, Fiera dell’artigianato (una bolgia infernale, e neppure un regalino acquistato)
Sabato si va agli “Oh bej! Oh bej!”, come ogni anno: due coglioni così, ma non se ne può fare a meno: io voglio la frittella!
Al pomeriggio il solito interminabile giro tra centri commerciali e discount, che è un po’ la nostra perversione…
La sera a casa, assieme, ed è tanto bello…

sabato 1 dicembre 2007

Il giorno dell’AIDS

A me le ricorrenze stanno generalmente sulle palle.
Questa mi è sempre parsa un po’ stucchevole, con la gente che si mette il fiocchetto rosso sul bavero…
Oggi poi, va ancora peggio, quel fiocchetto lo sento bruciare sulla carne.
Ma passerà, “a new day, the same old shit”, ossia: a volte essere degli inguaribili pessimisti ti vaccine contro le delusioni.