mercoledì 26 marzo 2008

Alive and kicking…

Ehhh, il tempo passa come un fulmine, quando ci si diverte :-)
Scherzi a parte, i miei buoni propositi arrancano un po’: i ritmi di ogni giorno non mi danno tregua, e lo spazio per me, che m’ero ripromesso di trovare, non si vede…
In realtà però – entro certi limiti – il super lavoro mi piace, diciamo la triste verità: riempie le giornate, ti dà l’illusione di fare qualcosa… so però che è un’illusione malata, e che devo trovare una via “più sana” alla quotidianità…
Comunque , ieri nuovo esame del sangue, che m’ha preso di sprovvista: io mi attendevo al massimo tre provette pensando che il lavorio di tipizzazione e verifica delle resistenze rea già stato fatto, e invece la signorina è arrivata con una vaschetta piena di contenitori… la cosa devo dire mi ha contrariato alquanto, e deve avere prodotto un effetto psicosomatico incredibile: ero senza sangue! Le provette si riempivano lentamente, così lentamente che la signorina s’è pure preoccupata, e ha voluto verificare la mia pressione (bassa ma negli standard)… alla fine sono tornato a casa con due buchi nelle braccia e un ovetto al cioccolato in pancia, dono della mia torturatrice…

C’è un altro aspetto critico, ed è che ho vissuto questo esame come se avessi dovuto sostenere un esame all’università: nervosismo, bruciori di stomaco, persino alcuni incubi… e tutto per qualche provetta di sangue. Per il futuro sarà almeno il caso che mi faccia furbo e non prenoti gli esami il giorno DOPO un weekend di eccessi alimentari come quello di Pasqua: già c’è il dubbio sui CD4 e la carica virale, se a questo bisogna aggiungere pure il timore di essere cazziati per il colesterolo o gli zuccheri nel sangue, non se ne esce più!

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao, leggo i tuoi commenti su River ed ho cliccato quì dopo aver letto uno degli ultimi.
Bè, nulla, volevo complimentarmi con te per il modo in cui stai vivendo la sieropositività. Non la vivo in prima persona, ma due delle persone cui voglio più bene sono sieropositive da circa 5 anni. Una ha iniziato la terapia l'anno scorso, l'altra persona non ne ha ancora i parametri necessari. Insomma, capisco come si vive, so quali sono i pensieri e le scelte che uno deve affrontare e... null'altro, ribadisco: bravo e continua così.

O.

Anonimo ha detto...

Ho letto il tuo blog tutta in una volta, ti ammiro per come stai affrontando la tua malattia. Ti sono vicino. Andrea