mercoledì 6 febbraio 2008

Montagne russe

Oggi incontro con la virologa.
Ieri, alla fine, ero teso: per me tutta questa storia è ancora una novità, ed è una novità piena di lati oscuri e incertezze, insomma non mi sono ancora abituato e l’ottimismo (ma va') fa un po’ fatica a galoppare.

Dopo una settimana al mare, ero più stanco di prima, grazie allo strazio del viaggio di ritorno (comunque stai dieci ore in giro) a uno scazzo col mio amore, all’impatto col rientro in ufficio… così, arrivavo a questo incontro nelle condizioni peggiori.
Ieri sera ero così nero che alla fine mi sono persino collegato ai forum sull’HIV.
Non lo faccio mai, non ho voglia di mettermi a studiare la malattia, queste cose mi mettono ansia e preferisco evitarle.
Però ieri sera ho ceduto, ed è stato un bene perché qualche buona notizia sembra esserci, come quelle sugli studi di fase II su nuovi principi che promettono di fare strage del virus…

Così stamattina ero più sollevato, diciamo che mi sono svegliato credendo di avere tutto sommato una life expectancy abbastanza coerente con quella di un appartenente alla “popolazione generale”.
Ed è stato un bene, perché le notizie non sono state poi così positive.

Parametri generali da ventenne, ma CD4 in caduta libera (-29%), al di sotto del limite inferiore di normalità e pericolosamente vicini al limite inferiore di sicurezza.
Forse era da attendersi: questo esame era a un mese dalla scoperta di questa bella sorpresa, che veniva al termine di un periodo di stress personale pesante e si infilava in un periodo di stress professionale anch’esso non indifferente… insomma, voglio credere che si tratti di un picco negativo nelle mie condizioni generali: chi non arriva distrutto al giorno di Natale?
Almeno, lo crede anche la virologa, che non mi pare capace di simulare eventuali disappunti, sicché non mi deprimo, vedremo al prossimo giro di esami…

Da tutto questo emerge però un punto centrale, l’obiettivo di contenere lo stress: devo già occuparmi del virus non posso perdere il mio tempo con altre seccature… solo che questo è un obiettivo non da poco, perché ho storicamente un rapporto abbastanza conflittuale con le occasioni di stress.
Insomma, c’è da lavorare, vedremo…

2 commenti:

G. Frilli ha detto...

Prima di venire a Rimini, abitavo a Milano(Bei ricordi giovanili)poi i problemi di H.I.V.(Che tranvata in faccia, ma ho scelto la seconda via)
Ti ho letto, (Uno dei rari casi in cui segui altre vie) bene , so che avrà poco interesse, ma ogni tanto fa piacere vedere che ci sono ancora tante persone eque.Ciao e buon lavoro
G.frilli@varie

io ha detto...

Ciao, grazie per la visita!