lunedì 10 novembre 2008

I miei primi pastiglioni

Eccole, sono le mie prime pastiglie.
La foto è penosa lo so, del resto cosa fare con un telefonino a fuoco fisso in una camera d’albergo dall’illuminazione così così?
Ho iniziato venerdì scorso, sono quindi al terzo giorno.
Come va?
Molto bene direi, così bene che sono quasi galvanizzato dalla cosa.
Gli effetti collaterali sono molteplici, ma mi paiono abbastanza contenuti.
Anzitutto l’equilibrio instabile, più marcato al risveglio, che però scompare man mano che ci si “scalda”.
Poi lo stordimento, questo sì bello forte, ma non sconvolgente, poiché in fondo gli antidepressivi ad avvio terapia danno più o meno lo stesso effetto… e poi anche questo tende ad attenuarsi lungo la giornata, scompare durante le attività “fisiche” o che in qualche modo ti coinvolgono, mentre è più evidente durante le attività intellettuali o quelle noiose… che spesso coincidono.
Infine i sogni: le prime due notti sono state favolose, i sogni, oltreché vividi erano proprio belli, ricchi di contenuti e insegnamenti (sì, insegnamenti)…

Inguaribile ottimista? 
Mi sforzo, la verità è che le medicine non mi fanno paura e non mi sento umiliato dal doverle assumere, sono anzi grato al mio destino per averne la possibilità, e questo rende tutto un po’ più semplice… spero solo che funzionino, questi costosi pastiglioni!, per l’intanto sono già al secondo esame del sangue: uno il giorno prima di iniziare, uno oggi, poi uno venerdì prossimo, poi un altro a giorni, infine uno a 28 giorni, da perfetta cavia di laboratorio, ma come dicevo questo pomeriggio non mi pesano, in fondo se sono così ottimista è perché sto sfruttando le ricerche fatte prima che arrivasse il mio turno, un po’ mi pare giusto rendere il favore…

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