giovedì 3 settembre 2009

Linee guida provvisorie del CDC per adulti e adolescenti contagiati da HIV: considerazioni per i clinici sulla “nuova influenza A” (H1N1)

Premesse
Le infezioni da virus della “nuova influenza A” (H1N1) trasmissibili tra umani, sono state identificate originariamente nell’aprile del 2009 con casi negli Stati Uniti e in Messico.
L’epidemiologia e le presentazioni cliniche di queste infezioni sono attualmente in fase di indagine.
I dati attuali sono insufficienti per determinare chi sia a maggior rischio di complicazioni da infezione per “nuova influenza”. In ogni modo, gli adulti e adolescenti contagiati da HIV, in special modo le persone con una ridotta conta dei CD4, sono noti come soggetti a maggior rischio di infezioni respiratorie del tratto inferiore d’origine virale e batterica, e per polmoniti recidivanti.
L’evidenza che l’influenza possa essere più grave nei soggetti contagiati da HIV viene da studi condotti tra pazienti infetti da HIV contagiati dall’influenza stagionale, anche se questi dati sono limitati. Nondimeno, diversi studi hanno riportato maggiori indici di ospedalizzazione, prolungata malattia e aumentata mortalità, specialmente tra le persone in AIDS conclamata. Perciò, le persone immunocompromesse, includendo I soggetti contagiati da HIV e specialmente quelli con ridotto numero di CD4 o AIDS conclamata potrebbero registrar complicazioni più gravi dell’influenza stagionale, ed è possibile che queste persone siano anche a maggior rischio per le complicazioni della “nuova influenza A”.

Presentazione clinica
In soggetti contagiati da HIV che contraessero la "nuova influenza A" (H1N1) l’infezione potrebbe presentarsi con una tipica malattia respiratoria acuta (es. tosse, bruciori di gola, raffreddore) e febbre o febbricola, mal di testa, dolori muscolari.
In alcune persone con HIV, specialmente quelle con ridotta conta dei CD4, la malattia potrebbe progredire rapidamente, e potrebbe essere complicata da infezioni batteriche secondarie, inclusa la polmonite.
Le persone con HIV che si sospettano contagiate dal virus della “nuova influenza A” dovrebbero essere controllate, e i campioni dalle persone con HIV che hanno influenza non “sotto tipabile” (?) dovrebbero essere inviate ai laboratori pubblici per l’identificazione della nuova influenza.
Le persone con HIV dovrebbero rimanere attente ai segni e sintomi dell’influenza, come identificati sopra. Le persone con HIV che fossero preoccupate di possibili segni o sintomi dell’influenza, o di poter essere state esposte a un caso confermato, probabile o sospetto di influenza, sia stagionale, sia “nuova influenza A”, dovrebbero consultare il loro medico per valutare la necessità di una valutazione e di un possibile trattamento o profilassi antiinfluenzale.

Trattamento e chemioprofilassi
Il virus attualmente circolante della “nuova influenza A” è sensibile ai farmaci antivirali inibitori della neuraminidasi zanamivir and oseltamivir, ma è resistente al farmaco antivirale, all’amantadina e alla rimantadina.
I soggetti con HIV che corrispondono alle attuali definizioni per il contagio confermato, probabile o sospetto da “nuova influenza A” dovrebbero ricevere un trattamento antivirale su base empirica. I soggetti con HIV prossimi a persone con contagio probabile o confermato dalla “nuova influenza A” dovrebbero ricevere una chemioprofilassi.
La profilassi antivirale con oseltamivir o zanamivir può essere considerata nelle persone con HIV che hanno relazione domestica con sospetti casi di “nuova influenza A”.
Queste raccomandazioni per il trattamento e la chemioprofilassi sono le stesse previste per chi è ad alto rischio di complicanze dell’influenza.
Come raccomandato per le altre persone trattate, il trattamento con zanamivir od oseltamivir dovrebbe essere iniziato non appena possibile alla comparsa dei sintomi influenzali, con benefici maggiori se iniziato entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi, come risulta dagli studi sull’influenza stagionale. In ogni modo, alcuni dati dagli studi sull’influenza stagionale indicano che il beneficio per i pazienti ospedalizzati c’è anche se il trattamento è iniziato dopo le 48 ore dalla comparsa dei sintomi.
La durata raccomandata del trattamento è di cinque giorni.
Il trattamento con zanamivir od oseltamivir e i regimi di chemioprofilassi raccomandati per le persone infette da HIV sono gli stessi per gli adulti affetti da influenza stagionale. I medici dovrebbero controllare strettamente i pazienti trattati e considerare l’eventuale necessità di estendere la terapia sulla base del decorso della malattia.
Le raccomandazioni sull’uso degli antivirali per l’influenza nei soggetti con HIV potrebbero cambiare man mano che saranno disponibili più dati sul rapporto rischio/beneficio della terapia antivirale in queste persone.
Non sono stati riportati effetti collaterali avversi nei soggetti con HIV trattati con zanamivir od oseltamivir. Non ci sono controindicazioni assolute conosciute per la co-somministrazione di zanamivir od oseltamivir in costanza di trattamento antiretrovirale ad alta attività (HAART).

Altri mezzi per ridurre il rischio nei soggetti con HIV
Non c’è ancora un vaccine preventivo per la “nuova influenza A” (questo è un documento del 5 giugno 2009). Il rischio di contagio può essere ridotto adottando alcuni accorgimenti per limitare la possibile esposizione a soggetti portatori di infezioni respiratorie.
Queste azioni includono:
  1. il lavaggio frequente delle mani
  2. il coprirsi quando si tossisce (con un fazzoletto “usa e getta”)
  3. la convalescenza a casa per le persone malate, salvo che per recarsi dal medico e provvedere alle altre indefettibili necessità
  4. la riduzione al minimo dei contatti con chi potrebbe essere infetto da “nuova influenza a” e abita con noi.
Ulteriori misure che porrebbero limitare la trasmissione dei germi della “nuova influenza” possono includere la riduzione dei contatti sociali non necessari, evitare la frequentazione di luoghi affollati in comunità in cui la “nuova influenza” è in circolazione.
Se usate correttamente, le mascherine facciali e i respiratori possono aiutare a ridurre il rischio di contrarre l’influenza, ma dovrebbero essere utilizzati assieme alle altre misure di prevenzione, come l’evitare gli stretti contatti interpersonali e il mantenere una buona igiene delle mani.
Ai pazienti dovrebbe essere ricordata l’importanza di mantenersi in salute, come mezzo per ridurre il rischio di infezione con la “nuova influenza”, e in modo da migliorare la possibilità per il loro sistema immunitario di combattere l’infezione qualora dovesse presentarsi. In particolare, ai pazienti attualmente in trattamento con antiretrovirali o antimicrobici contro le infezioni opportunistiche dovrebbe essere ricordata l’importanza di una completa aderenza alla terapia.

http://www.cdc.gov/h1n1flu/guidance_hiv.htm c1cc10l0fr1tt0@nirvana.admins.ws

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